Andiamo, ammettetelo! Almeno una volta nella vita ce lo siamo chiesto tutti! Perchè quando risolviamo un’equazione, una proporzione, scriviamo le funzioni sempre in funzione di un’incognita e la chiamiamo sempre x? Prima di dare la fatidica risposta, avviciniamoci pian piano e diamo un po’ di contesto storico…
I cosisti
Tutto parte dalla culla della civiltà (anche se attualmente i vari movimenti anarchici che stanno nascendo non tengono alto il nome… ), cioè dagli arabi. Ebbene la matematica classica deve molto agli arabi… Pensate che le parole algoritmo e aritmetica per esempio derivano proprio da loro, ossia da diverse traslitterazioni del nome del amtematico al-Khuwārizmī (sec. IX), attratto nella famiglia del gr. arithmós ‘numero, quantità’. Ebbene gli arabi indicavano l’incognita, in una equazione che ne conteneva una sola, come “la cosa”. In arabo, “cosa” si dice “shay”, un suono molto simile ad x.
Anche nell’Italia rinascimentale, l’incognita era chiamata “la cosa”. La scienza delle equazioni era nota come “l’arte della cosa” e gli specialisti che le risolvevano erano i “cosisti”. [1]
Cogito Ergo Sum
Ebbene si, il merito alla fine va al nostro amico transalpino. Cartesio è attualmente il secondo francese più famoso dopo Napoleone. È stato uno dei primi matematici ad aver dato contributi importanti alla matematica, non greco. Oggi è ricordato per – beh, molte cosa a dire il vero… Essendo uno dei francesi che la matematica la capiva, doveva anche divulgarla in qualche modo e l’unico modo era farlo attraverso i caratteri mobili di Gutenberg!
Ecco però che qui succede il fattaccio: Cartesio ha appena finito di scrivere “La géométrie”, e forse ricordando proprio la shay, decise di utilizzare le lettere minuscole all’inizio dell’alfabeto (a,b,c,…) per le quantità note e quelle minuscole della fine dell’alfabeto per le incognite(z,y,x,…). Tuttavia nella lingua francese, le lettere z,y e x non sono molto frequenti e il tipografo (sembra che) rimase a corto di lettere. Dopo essersi accordato con l’autore, decise di sostituire tutte le incognite con la lettera x (la meno frequente delle 3) ed ecco che la storia si compì.
Nella cultura popolare
Ed ecco come si è andata a insediare nella cultura popolare l’idea di X come qualcosa che non si sa e non si conosce: parliamo oggi degli x-files, degli X-men e ancora prima c’erano i misteriosi raggi x!
E voi? Avete sempre usato la x come incognita? Sarò felice di commentare qualche vostro aneddoto se avete voglia di lasciarlo nei commenti 🙂 .
Au revoir
Erik
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